Il Maelström nasce nel 1973 come gruppo rock, prendendo il nome da un racconto di Edgar Allan Poe, riferito ad un vortice che si crea improvvisamente al largo delle isole Lofoti in Norvegia per differenza di marea, ma già nel 1976 prendeva una direzione acustica avvicinandosi al genere folk. L’ispirazione è quella delle ballate medievali inglesi e celtiche, ma all’interno del repertorio vi sono sempre stati presenti brani del rinascimento. Il gruppo esegue sia pezzi che appartengono quindi alla succitata tradizione medievale e rinascimentale, sia proprie composizioni che evocano le atmosfere leggendarie e fiabesche della letteratura di quel periodo. Molte infatti sono le composizioni che fanno riferimento al ciclo arturiano, o si ispirano ad esso con storie di cavalieri, maghi, dame e streghe. Inoltre, da sempre, sono stati musicati testi del poeta inglese William Blake.

I gruppi che maggiormente hanno ispirato il Maelström, oltre alla vera e propria musica medievale, rinascimentale e celtica, sono senz’altro gli Amazing Blondel (che eseguono loro composizioni di atmosfera elisabettiana e bucolica) e gli Steeleye Span (che hanno modernizzato la musica folk inglese con l’inserimento di strumenti elettrici senza tradirne lo spirito).

E’ da rilevare come nel vasto repertorio siano presenti notevoli elementi innovativi nelle composizioni e negli arrangiamenti, che rivelano radici culturali appartenenti anche al rock progressivo e che danno al gruppo non solo modernità ma anche uno stile del tutto originale.

Dopo anni di attività concertistica in tutto il meridione, oggi il gruppo, avvicinatosi ancora di più alla concezione della musica colta, preferisce esibirsi all’interno di circuiti letterari, come quello del gruppo La Vallisa, e contenitori culturali quali teatri, scuole, università.

Il Maelström dagli anni settanta ad oggi ha visto numerosi cambiamenti di formazione, ma un elemento che garantisce, se vogliamo, la loro bravura e la loro professionalità è che in questo gruppo barese, sempre molto seguito, hanno militato strumentisti di alto livello, provenienti dal mondo della musica classica, quali Sergio Lella (ora nei Calyxtinus), Pino Petrella, Antonella Barile, Paola Cicolella, cantanti come Gabriella Schiavone (ora nelle affermatissime Faraualla), Rosanna Santamaria e il violinista Osvaldo Laviosa (che in seguito ha speso molto per la diffusione della musica celtica in Puglia).

Da un paio d’anni la formazione del Maelström si è stabilizzata definitivamente con (flauti, chitarra, cromorno e voce), (chitarra e voce), entrambi facenti parti del nucleooriginario del gruppo, (chitarra e voce) e (percussioni mediorientali e voce), poliedrico musicista barese di notevole esperienza e bravura, uno dei fondatori della Compagnia dei Musicanti, che nel suo curriculum ha partecipazioni su compilation diffuse a livello nazionale e una attiva collaborazione nell’ambito di spettacoli teatrali.

Bisogna assolutamente evidenziare, soprattutto oggi che vi è una grossa riscoperta e diffusione della musica celtica e della musica medievale, che il Maelström è stato il primo gruppo (e sino a tutti gli anni ottanta l’unico) a proporre questo genere in Puglia e forse in tutto il meridione. E comunque le sue connotazioni creative e stilistiche ne fanno un gruppo particolarmente originale.